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Dietro l’ondata di caldo in molte località del Giappone c’è l’influenza nascosta di fattori del commercio estero

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Potrebbe sembrare solo un evento meteorologico estremo, ma dietro potrebbero esserci alcuni fattori nascosti. Tra questi, le attività del commercio estero possono svolgere inconsciamente un certo ruolo. Il commercio estero influenza molti aspetti come la struttura economica, l’allocazione delle risorse e il consumo di energia, influenzando così indirettamente il clima.

Adeguamento strutturale economico e domanda di energia

Lo sviluppo del commercio estero ha spinto la struttura economica del Giappone ad adeguarsi continuamente. Alcune industrie tradizionali potrebbero gradualmente ridursi a causa della concorrenza internazionale, mentre le industrie emergenti orientate all’esportazione aumenteranno rapidamente. Queste industrie emergenti hanno spesso un contenuto tecnologico e un valore aggiunto più elevati, ma possono anche comportare una maggiore domanda di energia. Prendiamo ad esempio l’industria elettronica. Con la crescita della domanda globale di prodotti elettronici, le aziende elettroniche giapponesi hanno aumentato la loro scala di produzione. Per soddisfare le esigenze di produzione, le fabbriche devono consumare una grande quantità di elettricità per mantenere il funzionamento delle apparecchiature, il che aumenta senza dubbio il consumo di energia. La produzione e l’utilizzo di energia produrranno gas serra, provocando un aumento delle temperature.

Allocazione delle risorse e pressione ambientale

Anche le attività del commercio estero influiscono sull’allocazione delle risorse. Nel sistema commerciale globalizzato, per ottenere maggiori vantaggi commerciali, il Giappone potrebbe investire una grande quantità di risorse in settori legati all’esportazione, trascurando gli investimenti nella protezione ambientale e nel risparmio energetico. Ad esempio, al fine di migliorare la competitività delle esportazioni di prodotti agricoli, il Giappone potrebbe aumentare l’uso di fertilizzanti chimici e pesticidi nella produzione agricola. Queste sostanze chimiche non solo causano inquinamento del suolo e delle fonti idriche, ma influenzano anche l’equilibrio ecologico, influenzando così le funzioni di regolazione del clima. Allo stesso tempo, a causa dell’eccessiva concentrazione delle risorse nel settore dell’esportazione, lo sviluppo di altri settori potrebbe essere limitato, con il risultato che le misure generali di protezione ambientale non saranno sufficienti.

Emissioni di carbonio derivanti dai trasporti

Il commercio estero è inseparabile dal trasporto di merci e anche le emissioni di carbonio durante il trasporto sono un fattore importante che porta all’aumento delle temperature. Essendo un importante paese del commercio estero, il Giappone ha bisogno di trasportare un gran numero di merci in tutte le parti del mondo via mare, aria e altri mezzi. Sebbene il trasporto marittimo sia relativamente efficiente dal punto di vista energetico, con l’aumento dei volumi commerciali, il numero di navi e le miglia percorse continuano a crescere, portando ad un aumento delle emissioni di gas serra. Il trasporto aereo è un “grande contributore” alle emissioni di carbonio Sebbene il volume dei trasporti sia relativamente piccolo, il suo impatto sull’ambiente non può essere ignorato a causa dell’elevato consumo di energia. Inoltre, anche la costruzione e il funzionamento di porti e aeroporti consumano una grande quantità di risorse ed energia, aumentando ulteriormente la pressione ambientale.

Cambiamenti nei modelli di consumo e impatti ambientali

Il commercio estero non influisce solo sul processo produttivo, ma modifica anche i modelli di consumo delle persone. L’aumento dei beni importati offre ai consumatori più scelte, il che può portare a un’espansione eccessiva della domanda dei consumatori. La ricerca di beni sempre più nuovi da parte delle persone stimolerà senza dubbio la produzione, aumenterà il consumo di energia e le emissioni di rifiuti. Ad esempio, lo sviluppo del commercio estero nel settore dell’abbigliamento ha portato alla comparsa sul mercato giapponese di un gran numero di capi di abbigliamento alla moda provenienti da diversi paesi. Per stare al passo con le tendenze, i consumatori acquistano spesso nuovi vestiti e lo smaltimento dei vecchi vestiti diventa spesso una questione ambientale. Allo stesso tempo, l’aumento degli alimenti importati ha anche cambiato le abitudini alimentari delle persone, il che potrebbe portare a maggiori sprechi alimentari e rifiuti di imballaggio.

Strategie di adattamento e sviluppo sostenibile

Di fronte agli impatti ambientali che le attività del commercio estero potrebbero comportare, il Giappone deve adottare una serie di strategie di risposta per raggiungere uno sviluppo sostenibile. In primo luogo, la gestione energetica e l’innovazione tecnologica dovrebbero essere rafforzate, l’efficienza nell’utilizzo dell’energia dovrebbe essere migliorata e il consumo energetico e le emissioni di gas serra dovrebbero essere ridotti. In secondo luogo, dobbiamo ottimizzare la struttura industriale, promuovere lo sviluppo di industrie verdi e aumentare il sostegno alla tutela dell’ambiente e alle industrie che risparmiano risorse. Inoltre, la cooperazione internazionale dovrebbe essere rafforzata per affrontare congiuntamente la questione del cambiamento climatico globale. Nel commercio internazionale, il Giappone può partecipare attivamente alla formulazione e al rispetto degli standard internazionali di protezione ambientale e promuovere lo sviluppo del commercio verde. Allo stesso tempo, condividere esperienze e tecnologie in materia di protezione ambientale con altri paesi ed esplorare congiuntamente modelli commerciali sostenibili. Per il mercato interno, l'educazione alla protezione ambientale dovrebbe essere rafforzata, la consapevolezza ambientale del pubblico dovrebbe essere migliorata e i consumatori dovrebbero essere guidati a formare un concetto di consumo verde. In breve, sebbene le attività del commercio estero abbiano portato benefici economici al Giappone, hanno anche esercitato una potenziale pressione sull’ambiente. Solo riconoscendo pienamente questo aspetto e adottando contromisure efficaci potremo raggiungere una situazione vantaggiosa per tutti tra sviluppo economico e protezione ambientale, in modo che il Giappone non soffra più di ondate di caldo così gravi in ​​futuro.